Come controllare i parassiti del vostro spazio verde
senza annientare un ecosistema

Chi, come mia mamma, ha un piccolo orto o un giardino in città, si troverà spesso a dover combattere contro parassiti di ogni tipo che con determinazione attentano alla sopravvivenza di rose, pittosfori o, dio non voglia, fagiolini o zucchine (mia mamma ha una vera passione per le sue zucchine!).
Quando questo accade, la tentazione di irrorare gli attentatori con una nube tossica di un insetticida a caso, è forte, molto forte.
In queste particolari occasioni, prima di prendere decisioni irrazionali, fate un respiro e soffermatevi un attimo sugli effetti di tale attacco sul vostro orto/giardino.
Poco dopo l'applicazione, assisterete con gioia ad una rapida estinzione degli odiosi insettini che minacciavano le amate zucchine (sì ormai è una faida familiare), in un secondo momento osserverete cadaveri di coccinelle, sirfidi ed altri insetti utili, al momento del raccolto sgranocchierete zucchine non più così naturali, e, poco dopo, riecco spuntare in numero ancor più massiccio, gli odiosi insettacci.
Quello che è successo è che avete distrutto, insieme ai parassiti, tutto l'ecosistema che andava creandosi nel vostro eden.
Insieme agli insetti che volevate eliminare infatti, avete sterminato anche gli insetti utili, quelli che si cibano degli stessi insetti che mangiano le vostre zucchine, e, senza predatori in giro, la seconda generazione di mangiazucchine è stata libera di moltiplicarsi senza ostacoli.
Cosa fare dunque se il metodo “tolleranza zero” vi si è ritorto contro? Come comportarsi quando i parassiti minacciano le vostre adorate piante?
L'approccio più sostenibile, quando si parla di difesa dai parassiti, e spesso anche quello più efficace nei nostri piccoli spazi verdi, è quello della ricerca di un EQUILIBRIO.
Un ecosistema funzionante infatti si sviluppa quando c'è equilibrio tra la popolazione di fitofagi (i mangiazucchine ad esempio)e quella di entomofagi (i nostri alleati, quelli che mangiano i parassiti).
Per favorire l'equilibrio e gustarci i frutti del nostro orto e la bellezza dei nostri fiori, si può cominciare seguendo queste semplici regole:

1- Ricordate il vostro obiettivo: non avrete vinto se eliminate tutti i parassiti; avrete perso, distruggendo il vostro ecosistema. Un giardino sano dovrebbe contenere circa 100 insetti diversi, di questi solo 10 sono quelli che danneggiano le nostre piante!

2- Ciò che è brutto non è detto che sia anche cattivo: ovvero, non sempre un insetto disgustoso va schiacciato, potrebbe darsi che si tratti di un predatore che ci può aiutare nella difesa delle nostre piante. Quindi documentatevi sui principali predatori che visitano i nostri giardini, e prima di spiaccicare...date un occhio alla lista: Forficule (le comuni forbicine), sirfidi, crisopidi, asilidi e coccinelle sono i più famosi.

3- Dove possibile provate sempre ad intervenire con metodi meccanici (ad esempio rimuovete le lumache manualmente, e spazzolate i rametti colpiti da cocciniglia), e solo in un secondo momento, se proprio necessario, usate fitofarmaci, ma biologici. La parola che dovete ricordare è SELETTIVO, un prodotto selettivo agisce solo sull'insetto bersaglio che volete contenere, preservando gli insetti utili e limitando quindi al minimo l'impatto sull'ecosistema.

4- Se l'intruso si muove molto lentamente,è probabilmente un parassita. Se si muove velocemente (e con questo intendo più veloce di una lumaca), è assai probabile si tratti di un predatore a caccia. Questa è una regola mooooooolto generica, quindi, per non fare errori, siate predatori voi stessi, studiate bene le vostre prede e combattete a fianco degli entomofagi!

Un libro che vi può aiutare, studiato per i bambini ma utile per individuare velocemente l'insetto che passeggia sulle foglie dei vostri gerani, è “Guida alla classificazione degli insetti” di Eugea.

Questo articolo è una traduzione ed un adattamento da ”Four rules of pest control” di Alys Fowler (The Guardian), che da queste parti è molto apprezzata.

Virginia
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